“Inland Sea”, di Christophe Ono-Dit-Biot: storie d’acqua

Pubblicato il
Christophe Ono-dit-Biot, giornalista e scrittore francese, al 27° Festival del Libro di Nizza. ERIC DERVAUX / HANS LUCAS VIA AFP
Abbonato
Recensione: Una fantasiosa e accademica rievocazione delle mitologie marine, in cui l'autore racconta la sua storia attraverso le sue esperienze acquatiche. Bellissime pagine di "inchiostro e schiuma" ★★★☆☆
Gli antichi greci chiamavano il Mediterraneo esô Thàlassa , il mare interno. È per sondare i misteri delle onde e dei propri abissi che l'autore nuota nelle acque profonde della Grecia o di Zanzibar. Lì incontra un affascinante bestiario, lo squalo, messaggero degli dei per i polinesiani, il polpo, uno strano mostro, o la balena, fonte di una mitologia copiosa.
Attraverso le sue esperienze acquatiche, Christophe Ono-Dit-Biot racconta la sua storia. Tutto ebbe inizio a Le Havre, la sua città natale. Da questa riva d'infanzia, sebbene l'abbia lasciata con sollievo a 17 anni, ha ereditato una speciale affinità per le onde. Torna alle sue radici per render loro omaggio. La luce riflessa sulle onde del porto non ha forse ispirato i primi dipinti impressionisti di Monet?
Lo scrittore-giornalista paga un debito con il nonno...
Articolo riservato agli abbonati.
LoginVuoi saperne di più?
Tutti i nostri articoli completi a partire da 1€
O
Argomenti correlati all'articolo
Le Nouvel Observateur